LE CARTE DEI NAT E LE COSTELLAZIONI FAMILIARI

LE CARTE DEI NAT E LE COSTELLAZIONI FAMILIARI

 

I Nat sono il prodotto di una filosofia naturale che mostra una radice universale.

Il legame dei Nat con gli avi è nel loro carattere sciamanico e animistico. Per le tribù animiste vi è una connessione stretta fra Nat, antenati e spiriti. Gli avi sono Nat, ovvero forze presenti nella psiche umana.


 

Nessun processo di guarigione può avvenire se non al cospetto degli avi.

Gli avi hanno molto potere sugli uomini poiché essi sono sia al di fuori che dentro di essi.

(Dal libro di Selene Calloni Williams: Le carte dei Nat e le Costellazioni familiari)

 

Gnôthi sautón. Conosci te stesso e conoscerai l’universo e gli dei.

Presso tutti i popoli del pianeta esisteva un “Tempo sacro” dedicato al mondo dell’invisibile.

Ogni popolo conosceva ed utilizzava i propri sistemi di divinazione per connettersi e aprire dei canali con gli antenati, con gli dei.

Vati, poeti, saggi, bardi, cantastorie, erano i “traghettatori”, che attraverso rituali e racconti, rendevano visibile, l’invisibile.

Questi terapeuti (dal greco “therapeuien”: “servire gli dei”) fungevano da collegamento tra il cielo e la terra, riportando l’equilibrio là dove si era spezzato.

Per gli antichi greci esisteva una relazione di causa ed effetto tra accadimenti interni ed eventi esterni. Essi  credevano intensamente che il destino di un uomo fosse una proiezione del suo mondo interiore. Su questa convinzione fondarono una scienza ed un’arte che assunse tra essi il massimo valore.  Per i pre-omerici, la vera sapienza non è l’esperienza o la conoscenza, ma chi manifesta l’ignoto, chi conosce il futuro.

L’arte della mantica è la capacità di illuminare l’oscurità.

Il pellegrino che spesso attraversava grandi distanze e affrontava gravi pericoli per interrogare il Dio sul suo futuro, leggeva inciso sul timpano del tempio il motto delfico “conosci te stesso”. Era come dire: vuoi sapere il tuo futuro? Conosci te stesso!

L’uomo che conosce se stesso, i propri pensieri, le proprie idee, conosce e crea anche il proprio futuro.

Scolpendo il motto delfico proprio sul tempio deputato alla più sacra delle arti, alla più

grande tra le scienze, la divinazione, i greci indicarono la relazione segreta tra mondo interiore e mondo esteriore, tra stati ed eventi.

E questa scoperta l’affidarono come un messaggio in una bottiglia all’oceano del tempo per farla arrivare fino a noi. Guardare dentro se stessi è la chiave di conoscenza del mondo, la strada per comprenderne  e trasformare gli accadimenti.

 

Paola Biato, Counselor olistica e Costellatrice immaginale